Gioielli artigianali in resina al profumo di caffé!

Come vi ho raccontato negli articoli precedenti, tra i miei gioielli artigianali, c’è quello dedicato all’oriente, ai tarocchi, e a vari elementi che rappresentano Napoli, a quali ultimamente si Ë unita una collezione ispirata al caffè.

Meravigliosa bevanda di cui gran parte dei partenopei non potrebbero mai fare a meno sin dal mattino (senza aver prima preso “na tazzulella e’ cafè” guai a rivolgere la parola!). 

Ormai un po’ mi conoscete, gran parte delle mie ispirazioni possono venire dalla mia quotidianità, come in questo caso, quando una mattina nel preparare la moka un po’ di caffè é cascato in terra; e da lì subito il pensiero: “Cosa ne verrebbe fuori se unissi caffè e resina?”

L’idea mi ha accompagnato per un pò fino a quando non ho deciso di tentare!

Proprio qualche giorno fa vi ho mostrato in un video alcuni stampi che ho realizzato con gomma siliconica, punto di partenza per la produzione dei miei gioielli in resina.

Questo passaggio é fondamentale per la riuscita della linea, voglio che ogni stampo sia perfetto affinchè sul gioiello non ci siano difetti o che ad esempio, un orecchino venga fuori diverso dall’altro. Allo stesso modo, per questa “prova al caffè” sono partita con il realizzare le forme dei dischi e poi via con “gli ingredienti”.

Ho iniziato a mescolare, ho usato caffè macinato, ho unito poi un pigmento metallico oro antico e del bianco; durante la lavorazione la polvere di caffè é scivolata nel bianco lasciando piccoli puntini… Questo effetto mi piaceva! Era un particolare non presente negli altri pezzi della linea Contemporary.

Andata! Che la linea ispirata al caffè prenda vita!

La tradizione del caffè sospeso

A Napoli il caffè vede tradizioni antichissime. La più famosa nata nel corso della seconda guerra mondiale, anche se ormai sparita quasi del tutto é quella del “caffè sospeso”, secondo cui chi entrava in un bar per consumare un caffè, ne pagava uno in più. In questo modo se  successivamente nel locale fosse entrato un uomo più bisognoso poteva chiedere se qualcuno avesse lasciato un caffè sospeso, ovvero già pagato, cosÏ da poterlo consumare gratuitamente.

Una tradizione sparita negli ultimi anni, ma che pare stia tornando di moda non solo a Napoli, ma anche in Italia e all’estero.

Un forte sostenitore di questa usanza era il grande principe Totò, uomo la cui generosità lo precedeva, di fatti ogni giorno passeggiando per la città, lasciava pagati decine di caffè.

Da qualche anno, per far sì che la tradizione possa tornare, è stata istituita la “giornata del caffè sospeso”, che cade il 10 dicembre, iniziativa appoggiata anche dal Sindaco De Magistris.

Un caffè per stare insieme

Il caffè non é una semplice bevanda, presa solo perché in quel momento se ne ha voglia; è un rito! Un momento di condivisione, di chiacchiera, quel momento in cui vuoi staccare una attimo il cervello e rilassarti.

Quando ci si incontra per la strada la prima cosa che si chiede dopo convenevoli vari é proprio “Prendiamo un caffè?”. Perché sorseggiare un buon caffè (in tazzina rigorosamente calda) é piacevole, ma prenderlo in compagnia é ancora meglio!

Non importa che sia a pranzo, a cena, o a notte inoltrata, l’ora non conta! » sempre quella giusta per un caffè!

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